LE NEWS E QUADRI DI NADIA VILLANI
DAL 25 MAGGIO AL 14 LUGLIO 2013
NADIA VILLANI SARÀ PRESENTE ALLA MOSTRA AL PALAZZO DEI VICARI - SCARPERIA - FIRENZE
BIOGRAFIA
Nadia Villani nata a Ferrara di adozione Torinese, nel 1975 frequenta il “Primo Liceo Artistico” a Torino.
Nel 1993 inizia un suo personale percorso artistico presso l’Academia “Pictor” di Torino.
"Mi piacerebbe che chiunque guardasse un mio quadro potesse sentire le emozioni e l'energia che ha trasmesso a me mettendo del colore su una tela bianca".
Nadia Villani
DICONO DI ME
SUL FILO DELLA LAMA
Dipingere seguendo un’ispirazione che non conosce ripensamenti ma solo l’energia creativa che spinge a definire il segno, modulato per renderlo partecipe di una vita che va formandosi sulla tela, luogo immaginifico e solare di un universo vitale e uniforme in cui lasciar fluire sogni, dolori, speranze, poesia. E’ questa la scrittura pittorica di Nadia Villani, un’artista autentica la cui opera è circondata da un fascino parigino d’avant-garde, che esprime il suo irrefrenabile mondo interiore dipingendo con la spatola, la più classica e mitica delle lame d’artista, con le quali può raccogliere la materia cromatica e trasferirla sulla tela con gesti che passano con velocità dal cuore alla mente alla mano.
Con questo “ferro” rende omaggio alla tradizione di Scarperia creando due universi diversi e complementari: uno dai toni blu-viola e un altro rosso fuoco, pensando alle fucine dei maestri coltellinai, alla foga e alla fatica del loro lavoro, ma anche al calore della passione di un oggetto che nasce tra le mani dopo un percorso in cui non solo il sudore, ma anche la magia del processo creativo vi rimarrà impressa, e parlerà a coloro che ne usufruiranno e saranno in grado di comprenderne tutta la forza e il significato.
Silvana Nota
INCONTRI D'ARTE "PROFILI D'ARTISTA"
L'arte e la vita coincidono nell'opera di Nadia Villani, artista dotata di un'innata capacità pittorica ed espressiva che le sgorga con la naturalezza e la foga di un fiume in piena.
Al colore forte, senza mezze misure, denso e vitale nei decisi impasti materici, affida tutto il pathos della sua poetica, che s'intreccia ritmata e mutevole ma sempre inconfondibile, in un'interessantissima produzione al cui interno i cicli tematici parlano di libertà.
Scorrono nei fiori e nelle composizioni l'eredità di Vang Gogh e di Matisse, che pur non citati nelle sue tele affiorano insieme ad un spirito montmartreuse struggente e non cercato perché autentico. Tutto il lavoro di Nadia Villani respira infatti di una forza ostinata e caparbia, ricca di una forte capacità di amare la vita e le persone e di osservare al contempo l'esistenza con occhi diversi "per uscire dal gregge".
Silvana Nota
PROFILI D’ARTISTA ALLA PICTOR DI TORINO
VIVACE MOSTRA PER 14 PITTORI - 28 Settembre 2011
... Nadia Villani usa i colori ad olio per forgiare, quasi scolpire, immagini in rilievo come la vorticante tela intitolata “Psicomania”...
S. Avezza
LA STAMPA - SULLA STRADA
3 Ottobre 2010
Con il loro impasto a base di latte, uova e farina, e le innumerevoli possibilità in fatto di condimento, sia dolce sia salato, le crêpes sono da secoli un ottimo cibo da strada, un tempo, moltissimi anni fa, e dunque assai prima del franchising e della globalizzazione, noi torinesi scoprivamo le crêpes in occasione del nostro primo viaggio in Francia, che in genere corrispondeva al week-end con i genitori a Nizza o Mentone oppure con la gita a Parigi durante le scuole superiori.
Ma chi andava a sciare le aveva già gustate in montagna. Una frase ricorrente, al ritorno da Nizza o da Mentone o da Parigi o dalla montagna, era “E sai, ho mangiato le crêpes!”. Seguiva la risposta, sempre identica da parte di qualsiasi interlocutore! “Ah, le crêpes!”. Chi magari aveva una fidanzata o un fidanzato d’Oltralpe, sapeva che nel momento in cui la crepe veniva voltata nella padella o sulla piastra bisognava esprimere un desiderio. E in genere conosceva la crêpe Suzette, inventata addirittura dal grande Escoffier, ripiena di marmellata d’arance e infiammata con Curaçao.
Comunque: oggi, nella Torino che cerca de stare al passo con le sue nuove o seminuove ambizioni turistiche, le crêperies non mancano. E una delle prime ad aprire, almeno in centro, è stata la crêperie di via Porta Palatina, tra Piazzetta Corpus Domini e via Garibaldi.
Il posto, complici i quadri alle pareti e la decorazione del bancone, ricorda un po’ certi locali della parigina rue Saint-André-des-Arts intorno agli Anni Ottanta. Ma i pupazzetti di peluche appesi qua e là e le cartoline ricevute da amici e parenti da vari luoghi di villeggiatura riportano subito alla Torino di sempre.
G. Culicchia
E difficile immaginare un’opera pittorica di “Nadia” senza pensare al colore, all’energia, alla materia, alla passione.
Quasi magicamente le sue pennellate sulla tela ti trasmettono la forte e piacevole sensazione che di li a poco ti rivelerà il disegno, la figura o semplicemente “Il colore”.
Bruno V.
Nadia Villani è artista completa, sicura nel suo divenire. Come le sue opere in cui i colori si incontrano, si accostano, si sovrappongono, scivolano tra loro senza mai mescolarsi. Espressioni magmatiche piene di energia, specchianti la sua personalità.
Nuci Tirone
I MIEI QUADRI